Caro Dario, ci mancherai e, all’Italia, mancherà un artista geniale e straordinario...il poeta degli umili, il teatrante degli oppressi, il giullare che irride ai potenti. Non ci sarà mai più nessuno come te!
Dario Fo e Franca Rame
Si è spento il 13 ottobre, all'età di 90 anni, proprio il giorno in cui viene riconosciuto il premio Nobel per la letteratura, nell'edizione 2016 e che lui ricevette nel 1997.
Dario Fo è stato uno dei grandi protagonisti del teatro, della cultura, della vita civile del nostro paese con la sua satira, la ricerca, il lavoro sulla scena, la sua straordinaria attività artistica.
"La sua testimonianza, che ricordiamo sempre unita in un sodalizio indistruttibile a quella di Franca Rame, è offerta alle giovani generazioni con quel sorriso e quella voglia di allegria che ha manifestato e che non deve mai abbandonare, anche davanti a momenti difficili...La qualità della sua opera artistica, la capacità di inventare linguaggi e forme nuove di espressività, l'ironia e il sarcasmo, usati per indagare comportamenti e realtà sociali, sono riusciti a superare la soglia dell'eccellenza riscuotendo grandi apprezzamenti, in Italia e nel mondo. Il premio Nobel per la Letteratura, conseguito nel 1997, ha costituito l'alto riconoscimento ai suoi meriti". (Il Presidente Sergio Mattarella)
E infatti è l'autore teatrale italiano più rappresentato a livello internazionale.
Il suo grande insegnamento è stato il sorriso.
Ascoltiamo: Ma che aspettate a batterci le mani?
Beatrice Borroni nel suo atelier
Gli assistenti di Dario Fo, Jessica Borroni e Luca Vittorio Toffolon
alla mostra "Darwin e l'universo impossibile"
Un autoritratto giovanile di Dario Fo
Il ritratto di Maria Callas
Dario Fo e Jessica Borroni
"Parlava ai cittadini del mondo, impegnandosi per la crescita culturale e sociale di tutti. Non si contano i suoi spettacoli nei teatri e nelle piazze in Italia e all’estero. Sempre con un pensiero originale, sempre dalla parte degli oppressi, contro gli oppressori, i potenti e i prepotenti. Senza nascondersi mai, rivolgendosi a tutte e a tutti, e in particolare ai giovani in cui continuava a credere, malgrado le delusioni. La sua vita è stata un gioioso impegno di libertà e di generosità, anche nei momenti più tristi, nei momenti più bui. Dario parlava tante lingue: quella del teatro, quella della politica, quella dell’impegno sociale, quella dei diritti. Tante lingue per ricordarci sempre l’importanza della libertà, della giustizia, dei diritti civili e sociali, della dignità di ogni donna e di ogni uomo. Caro Dario, mi mancherai e ci mancherai e, all’Italia, mancherà un artista geniale e straordinario"... (G. Pisapia)
Gustiamoci: Ho visto un re
Grazie per l'arte che ci hai regalato, immensa e bellissima tanto da essere diventata simbolo dell'Italia nel mondo!
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